La rete di protezione

Andrea Camilleri

2017

Monografia
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Serve poco per sconvolgere un piccolo borgo, come Vigàta. Basta una truppe cinematografica e le riprese per una fiction sugli anni '50. Le strade quiete e assolate, il trafficare laborioso delle persone, il costante calare delle reti da pesca lasciano il passo a euforia e curiosità. Tutti impegnati a cercare foto d'epoca, filmati e qualsiasi materiale possa tornare utile alla truppe e ai suoi scenografi. Anche Ernesto Sabattello partecipa a questa caccia alla memoria. Solo che lui, tra i reperti della soffitta, trova uno strano filmato paterno. Un corto fatto ogni 27 marzo dal 1958 al 1963. Il soggetto è un muro, forse di qualche masseria, e niente altro. Che fare con una pellicola così? Portarla a Montalbano è la soluzione. Non ci mette molto il commissario ad appassionarsi a queste strane riprese. Bisogna sciogliere l'enigma e dunque si deve partire dai sopraluoghi, cercarlo questo muro. Una volta trovato, però, non sarà una solida e concreta parete di mattoni. Diventerà invece l'apertura di un vecchio fatto di sangue. Il presente, fino ad ora accantonato e sospeso, non vuole cedere la scena al passato e al ricordo. Montalbano dovrà allo stesso tempo gestire anche un assalto di uomini armati nella scuola del paese. Proprio dove il suo vice, Mimì Augello, ha iscritto il figlio. Fatto grave, anzi gravissimo. Uomini mascherati e armati entrano nella IIIB, minacciano, scappano e sparano in aria durante la loro fuga. Il Questore fa intervenire l'antiterrorismo. Vuole una soluzione e la vuole subito. Anche Montalbano però è intenzionato a trovare la spiegazione e per farlo dovrà districarsi tra ragazzi, social e blog. Camilleri in questo nuovo episodio della saga trova intrecci inediti e sorprendenti, correndo costantemente lungo l'asse del tempo. "La rete di protezione" intreccia un inatteso cold case a un evento di cronaca inquietante e pericoloso. Il commissario più noto d'Italia dovrà dividersi tra fatti di sangue passati, violenze presenti e la futuristica realtà dei social media.
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Titolo:
La rete di protezione / Andrea Camilleri
Autore:
Camilleri, Andrea <1925-2019> (Autore resp.principale (1))
Pubblicazione:
Palermo : Sellerio, 2017
Descrizione fisica:
291 p. ; 17 cm.
Livello bibliografico:
Monografia
Tipo di documento:
Testo a stampa (Moderno)
Paese:
ITALIA
Lingua:
ITALIANO
Data di pubblicazione:
2017
Categorie tematiche:
ROMANZI: Gialli
Identificativi:
ISBN (International Standard Book Number): 8838936552
ISBN (International Standard Book Number): 9788838936555
Locale: FC-258140
Classificazioni:
D22 853.91 - Narrativa italiana. 1900-1999
Collana:
La memoria. - Palermo : Sellerio, 1979- in 1066
Generazione Unimarc in corso 
Abstract o sommario:  
Vigàta è in subbuglio: si sta girando una fiction ambientata nel 1950. Per rendere lo scenario quanto più verosimile la produzione italo-svedese ha sollecitato gli abitanti a cercare vecchie foto e filmini. Scartabellando in soffitta l’ingegnere Ernesto Sabatello trova alcune pellicole, sono state girate dal padre anno dopo anno sempre nello stesso giorno, il 27 marzo, dal 1958 al 1963. In tutte si vede sempre e soltanto un muro, sembra l’esterno di una casa di campagna; per il resto niente persone, niente di niente. Perplesso l’ingegnere consegna il tutto a Montalbano che incuriosito comincia una indagine solo per il piacere di venire a capo di quella scena immobile e apparentemente priva di senso. Fra sopralluoghi e ricerche poco a poco in quel muro si apre una crepa: un fatto di sangue di tanti anni fa, una di quelle storie tenute nell’ombra. Ma non c’è tempo per arrivare a una conclusione del mistero perché il clima di allegra sovraeccitazione che regna a Vigàta invasa dalla troupe della fiction viene sconvolto da un episodio tanto grave quanto indecifrabile: nella scuola media irrompono uomini armati e mascherati, si dirigono nella III B, minacciano; poi in fuga esplodono alcuni colpi di pistola. Il Questore coinvolge l’antiterrorismo ma Montalbano, che sa indagare fra le pieghe dell’animo umano, capisce che tutto potrebbe avere a che fare proprio con la scuola, frequentata tra gli altri da Salvuzzo, il figlio di Mimì Augello. Eccolo allora immergersi nel mondo per lui nuovo dei social, fra profili facebook, twitter e blog, dimostrando, anche senza l’aiuto di Catarella, di districarsi a dovere.
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