La questione della presenza della religione nella nostra scuola e di quale ampiezza e modalità essa meriti, è ancora aperta. Sarebbe un errore ritenere si tratti solo di un problema di legittimità giuridico-amministrativa o di organizzazione pedagogico-didattica. Essa coinvolge anche aspetti politici di rilievo nel rapporto Stato-Chiesa, culturali e sociali nella ridefinizione dei requisiti di una moderna laicità, aperta anche all'apporto del religioso ma non del confessionale. Né va dimenticato che il problema non è più solo della religione cattolica ma anche di quella evangelica, ebraica e ora anche mussulmana e forse di altre confessioni ancora, nella misura in cui si espanderà la presenza degli extracomunitari nel nostro Paese. La questione ha radici nella prima metà dell'Ottocento ma ha preso i connotati, pressapoco riscontrabili ai giorni nostri, fin dagli inizi del nostro secolo. Questo volume è il primo che con ampiezza di documentazione e felice sforzo di approfondimento consenta di formarsi un'idea articolata dell'antefatto storico del rilevante problema della religione nell'educazione pubblica.