«Questo libro di memorie della Resistenza ha un carattere
d'eccezione, piú che per l'importanza dei fatti che racconta, per
la persona che l'ha scritto e il modo in cui la guerra partigiana
viene vista e vissuta. È il libro d'una donna la cui vita era già
segnata dalla lotta antifascista: Ada Prospero, la vedova di Piero
Gobetti, il giovane martire del primo antifascismo italiano,
animata da una passione di libertà, da un bisogno di azione, da
un coraggio eccezionali... il libro d'una madre che va a fare la
guerra partigiana insieme a suo figlio di diciott'anni, e con lui
divide pericoli e disagi. Il libro s'anima di una piccola folla di
personaggi, tra i quali ritroviamo figure note [Antonicelli,
Pajetta, Venturi, Spriano, Alessandro e Carlo Galante Garrone,
Momigliano, Duccio Galimberti, Foa] e molti volti meno noti
che subito ci diventano amici, ma sempre ciò che dà il tono è la
presenza dell'autrice... » Italo Calvino