Un grave incidente d'auto, in cui un ragazzo riporta un trauma cranico. Poi il risveglio dal coma, la lenta ripresa di coscienza, il sofferto ritorno alla normalità. Tuttavia, sin dall'inizio, i vuoti di memoria vengono riempiti da ricordi che somigliano a sogni, o da sogni che paiono ricordi. Sono immagini che costellano le notti, e progressivamente anche i giorni del protagonista, come visioni ad occhi aperti. Simili a tasselli sparsi di un mosaico il cui disegno appare ancora indefinito, questi ricordi emergono a comporre una storia parallela, che lentamente si affianca a quella reale; due vite, una attuale e l'altra antica, cominciano a dipanarsi lacerando l'identità del protagonista. E chi è, il protagonista? Un ragazzo viziato dell'alta società inglese degli anni Ottanta, o un personaggio maledetto emerso come un fantasma dalle brume di un medioevo brutale, nella lontana Ungheria? Dal passato affiorano odi e rancori, amori intransigenti e passioni. Come un balletto. Ma, quando la posta è l'annientamento, ci si batte come in guerra. La disperata guerra di difesa contro i turchi delle armate cristiane nei Balcani, il conflitto tra il protagonista e il padre, la lotta contro le, assopite, insidie della memoria.