In questo terzo libro che conclude la trilogia del pianeta artificiale "Confluence", McAuley spedisce Yama a compiere la successiva tappa del suo viaggio solitario. Lo scudiero Panderas abbandonato ai confini del mondo, è determinato a ritrovare il suo padrone, e buona parte del romanzo si alterna tra due avventure, che convergono gradualmente. Panderas e il gerodulo Tibor (una sorta di schiavo sacro) si dirigono verso la città di Ophir, dominata dagli eretici, dove si imbattono in una serie di malviventi e nell'instancabile e apparentemente immortale Prefetto Corin del Dipartimento per gli Affari Indigeni, a sua volta determinato a scovare Yama e ad usare i suoi poteri allo scopo di sconfiggere gli eretici, che hanno dichiarato guerra al vecchio ordine delle cose.E intanto, tutti vogliono almeno un pezzetto di Yama, o per essere più precisi, dei poteri che ha ereditato la sua razza. Yama viene fatto prigioniero da uno dei suoi vecchi nemici, il sinistro Dottor Dismas, che lo infetta con un derivato del suo 'paramour'.Da quel momento in poi, la lotta di Yama diviene interna, mentre l'essere nella macchina che lui nomina l'Ombra, accresce sempre più il proprio potere dentro di lui, minacciando di assorbirlo e di spingerlo a perseguire i propri scopi.Yama riesce a sfuggire e a ritrovare Panderas, e la parte conclusiva della ricerca della sua razza e del suo destino assume una svolta imprevista, terminando in un luogo sorprendentemente familiare.