Quando, nel luglio 1971, Henry Kissinger, all'epoca consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente americano Nixon, si recò in missione segreta a Pechino, le relazioni diplomatiche fra Stati Uniti e Cina erano interrotte da più di vent'anni, cioè dall'ascesa al potere del Partito comunista e dalla fondazione della Repubblica popolare, che gli USA non riconoscevano come governo legittimo. Durante questo periodo, dopo aver combattuto un'aspra guerra in Corea ed essersi fronteggiati in diverse gravi crisi internazionali, i due paesi si consideravano nemici dichiarati, portatori di ideologie antitetiche e di altrettanto inconciliabili visioni dell'ordine internazionale. Alla luce di tali premesse, ogni tentativo di riavvicinamento tra le due potenze sembrava destinato a un sicuro fallimento. Se tale obiettivo fu infine raggiunto, gran parte del merito va invece attribuito alla personale determinazione e lungimiranza di due uomini: il Grande Timoniere della Cina comunista Mao Zedong e il controverso presidente americano Richard Nixon. Giunti alla comune conclusione che, di fronte alle minacce della guerra fredda e della crescente potenza sovietica, le differenze ideologiche dovessero essere accantonate per il bene delle loro nazioni, Mao e Nixon sfidarono l'opposizione delle rispettive classi politiche e opinioni pubbliche e avviarono uno storico rapporto di collaborazione che si rivelò di capitale importanza per la costruzione dell'odierno assetto politico ed economico mondiale. Di tale cruciale stagione politica Henry Kissinger fu non solo spettatore diretto ma attore protagonista, ed è da questo privilegiato osservatorio che egli ricostruisce con lucida passione lo scenario internazionale che fece da sfondo alle sue personali missioni in Cina e ai suoi incontri con i principali leader cinesi, tra cui Mao Zedong, Zhou Enlai e Deng Xiaoping, dei quali descrive in dettaglio peculiarità caratteriali e varietà di orientamento ideologico e politico. Dai cauti approcci iniziali ai riservati abboccamenti nella capitale cinese, dallo storico incontro ufficiale tra i due presidenti nel 1972 alle successive visite tra i ritrovati "amici" cinesi e americani, Kissinger colloca riflessioni ed eventi nella più ampia cornice della storia millenaria della cultura cinese, un patrimonio inestimabile in cui la più dinamica e popolosa potenza del mondo contemporaneo continua ancora oggi a riconoscersi, e con il quale, pertanto, tutte le altre nazioni non potranno più esimersi dal confrontarsi